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Febbraio 22, 2023

Batterie elettriche….le risposte alle vostre domande.

Le batterie sono al centro della strategia di decarbonizzazione nel settore automobilistico, ma in realtà si basano su una tecnologia che risale a 200 anni fa. La prima batteria elettrica fu inventata da Alessandro Volta nel 1800. Da allora, la tecnologia si è evoluta costantemente e nel 1985 è stata sviluppata la prima batteria agli ioni di litio, messa poi in commercio nel 1991. 

La tecnologia agli ioni di litio permette un maggiore accumulo di energia in uno spazio e con un peso ridotti e una maggiore durata della batteria.

Come funzionano le batterie?  

Il cuore della batteria è costituito dalle sua celle; le celle consistono di un catodo (+), di un anodo (-), dell’elettrolita e di un separatore; semplificando, si può dire che quando migrano da (+) a (-) e vice versa, gli ioni di litio generano elettricità e ricaricano la batteria. Queste celle individuali vengono quindi assemblate in un modulo e più moduli con sensori e una centralina formano un pacco batteria. I pacchi batterie vengono utilizzati per alimentare i veicoli.

Le batterie sono sostenibili? Qual è l’impatto dei minerali utilizzati? 

I produttori di batterie misurano il loro impatto ambientale a partire dall’estrazione e trattamento dei minerali fino alla produzione di celle e batterie. I minerali impiegati sono prevalentemente litio, nichel, cobalto e manganese; questi minerali non sono considerati risorse limitate e sono disponibili per la produzione su vasta scala delle batterie elettriche. L’estrazione e la lavorazione di questi minerali sono all’esame della comunità internazionale, pertanto, i produttori operano con cautela. 

Ogni decisione tiene conto dell’analisi dell’impatto sul suolo, sulla biodiversità, sulle falde acquifere e sullo smaltimento dei rifiuti, nonché sulla salute e la sicurezza sul lavoro e sui diritti umani. Vale la pena notare che il 70% dell’impronta ecologica di una cella di batteria deriva dalla sua produzione, pertanto, i produttori hanno in programma la costruzione di “gigafactory”, o fabbriche di grandi dimensioni, per la produzione di batterie in prossimità degli stabilimenti automobilistici allo scopo di ridurre le emissioni e utilizzare fonti di energia più ecologiche.

La grande sfida delle batterie è l’autonomia

Sebbene esistano unità di misura standard – il chilometro per kilowattora (km\kWh) è l’equivalente nel veicolo elettrico del chilometro per litro (km\l) – numerosi fattori influenzano l’autonomia, non ultimi la temperatura esterna, il tipo di veicolo, l’aerodinamica e l’età delle celle. Per una celle di batteria è prevista come minimo una durata di vita di 10 anni. Come regola empirica, maggiore è il valore di kWh, maggiore è l’autonomia del veicolo dopo una singola ricarica.  

Ciclo di vita di una batteria

La manutenzione della batteria è essenziale, in particolare i primi anni, in quanto determina la capacità e la potenza nel tempo. Ciascun pacco batteria è programmato per conservare la capacità di caricamento/scaricamento per 160.000-320.000 km. I produttori sono così fiduciosi delle prestazioni su strada delle batterie che la maggior parte delle auto elettriche viene fornita con una garanzia estesa di otto anni o 160.000 km, ovvero migliore rispetto alle alternative con motore a combustione.  

La ricerca nel settore è mirata al riciclaggio, in modo da limitare la necessità di estrarre risorse naturali e creare opportunità per i riparatori. La rigenerazione delle batterie diventerà possibile sia per il riutilizzo sui veicoli, sia per l’uso domestico; alcuni produttori hanno in programma la fornitura di batterie per gli spazi pubblici, ad esempio Nissan prevede di rigenerare le batterie esaurite dei veicoli elettrici e utilizzarle per l’alimentazione elettrica di emergenza dello stadio di Amsterdam. Alla fine del ciclo di vita, i materiali delle batterie verranno riciclati nella produzione di nuove batterie, in conformità alla legislazione che molti paesi stanno già approvando.

Quali sviluppi futuri è lecito aspettarsi?

Al termine di questo decennio, il numero di batterie agli ioni di litio aumenterà drasticamente, ma si tratterà di batterie più leggere e di durata più lunga grazie alla maggiore densità. Il prezzo dovrebbe diminuire, ma è difficile fare previsioni a causa dei minerali necessari. Con l’aumento della produzione nelle “gigafactory”, l’economia di scala determinerà una riduzione dei costi. 

I prezzi più bassi, abbinati alla legislazione in materia e agli incentivi, determineranno un aumento significativo delle vendite di veicoli elettrici; più veicoli elettrici porranno nuove sfide, ma anche più opportunità per il post-vendita. Saremo pronti?

Le batterie stanno cambiando il mondo…e voi siete pronti a cambiare?

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