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Giugno 27, 2017

Estrazione di codici di guasto con Autodata

Con i giusti strumenti diagnostici, è possibile permettere un risparmio di tempo prezioso in officina e un risparmio di denaro per i clienti, aiutandovi a rafforzare i vostri rapporti con loro e a promuovere successive transazioni commerciali.

16 anni fa non vi era alcuna uniformità nel modo in cui i codici di guasto venivano visualizzati o recuperati dai veicoli. Ciascun produttore sviluppava il proprio sistema dedicato in cui alcuni presentavano codici a una o due cifre, mentre altri si avvalevano di sistemi più completi a tre e quattro cifre. Nella maggior parte dei casi, i codici di guasto nei primi sistemi potevano essere visualizzati collegando un tester LED o un ponticello tra due pin nel connettore di trasferimento dati e contando il numero di lampeggi del LED o della spia di segnalazione avaria. Questa mancanza di coerenza tra produttori rendeva più difficili e lunghe le operazioni di diagnostica per i tecnici.

Oggi le cose sono molto più semplici. Sul mercato, esistono oltre 50 lettori di codici di guasto in grado di aiutarci a diagnosticare i guasti di un veicolo.  Eppure, benché i lettori siano strumenti di grande utilità, i codici di guasto possono comunque essere difficili da interpretare. Spesso, infatti, indicano l’area di un guasto, anziché il guasto stesso. Molti tecnici hanno fatto il costoso errore, in termini di tempo e denaro, di sostituire alcuni componenti semplicemente perché era stato individuato un determinato codice di guasto, per poi scoprire che il problema persisteva e veniva visualizzato lo stesso codice sul lettore.

Ad esempio, un lettore ha individuato il codice di guasto P1102, che normalmente indica un problema di portata o performance del flussometro aria. Prima di sostituire qualsiasi componente, è necessario verificare una serie di punti. In primo luogo, è necessario controllare le letture del flussometro aria e successivamente l’integrità del cablaggio. In questo caso sono entrambi corretti, per cui è necessario escludere eventuali perdite d’aria. È stata infine individuata dal tecnico una perdita d’aria che ha fatto sì che la lettura del sensore del flussometro aria fosse fuori sincrono rispetto alla centralina di controllo motore e che generasse quindi il codice di guasto. Se il sensore del flussometro aria fosse stato sostituito al primo segnale di un problema, l’officina o il cliente avrebbero dovuto “sborsare” qualche centinaio di euro e il guasto sarebbe stato ancora presente.

È importante comprendere che i codici di guasto non diagnosticano sempre guasti diretti. Al contrario, spesso offrono indizi di sistema la cui risoluzione richiede una combinazione di conoscenze tecniche e indagini. 

Nel modulo dedicato di Autodata sono presenti oltre 79.000 codici di guasto. Offrono ai tecnici tutto ciò che occorre, dalle informazioni diagnostiche di base, come il collegamento e l’accesso al connettore di trasferimento dati, all’individuazione del sistema (o sistemi) associato a ciascun codice di guasto e alla segnalazione ai tecnici di quali siano i possibili guasti. La giusta combinazione di strumenti diagnostici può aiutare le officine a risparmiare tempo prezioso, evitando interventi non necessari a spese dei clienti. Per ulteriori informazioni sulla diagnostica con Autodata e per provare subito Autodata, visitate il sito staging.mw.autodata-group.com.

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