Le sospensioni pneumatiche sono diventate la norma nei veicoli commerciali solo da poco più di un decennio e ora tutti i mezzi – motociclette, quad e perfino i modelli di auto personalizzati ad alte prestazioni – ne sono dotati.
In questo articolo, il team di Autodata esamina i concetti fondamentali delle sospensioni pneumatiche e approfondisce l’evoluzione dei componenti fino a oggi.
Le sospensioni pneumatiche sostituiscono gli ammortizzatori e le molle ad aria tradizionali. Essenzialmente, le molle ad aria non sono altro che soffietti in plastica o gomma indurita che sono stati gonfiati per sembrare una molla tradizionale. Tuttavia, quando funzionano insieme a un compressore d’aria, a sensori e a un’unità elettronica integrati, si adattano rapidamente alle diverse variazioni di carico e di direzione in modi che i tradizionali sistemi meccanici non riescono a gestire.
Negli ultimi anni la tecnologia ha fatto veri e propri passi da gigante, con il risultato che gli impianti di sospensioni pneumatiche non sono più disarmonici, lenti e imprecisi come un tempo.
Il passaggio dall’impiego esclusivo nei camion alla diffusione in veicoli commerciali ne ha facilitato l’evoluzione, trasformandoli in sistemi tecnologici rapidi e di precisione dotati di un’elettronica avanzata.
Quali tipi di soffietti ad aria sono utilizzati nei sistemi di sospensioni pneumatiche e che funzioni svolgono?
I sistemi di sospensioni pneumatiche si basano su un’idea di fondo molto semplice: i soffietti ad aria pressurizzati sostituiscono le molle meccaniche di un sistema di sospensioni tradizionali.
Il compressore riempie di aria una valvola nel soffietto e quindi il soffietto stesso, all’altezza e alla pressione corrette. Normalmente questo compressore è sempre stato esterno, ma i produttori di veicoli moderni preferiscono integrarlo nel veicolo.
Negli ultimi anni, l’elettronica impiegata per il funzionamento di questo sistema si è affinata notevolmente, tanto che è possibile regolare la pressione e l’altezza dei soffietti ad aria con estrema precisione. I soffietti sono realizzati con un materiale composito a base di gomma e poliuretano, che resiste alle abrasioni da detriti stradali e sabbia ed è caratterizzato da una migliore integrità strutturale e dalla tenuta ermetica.
Qualunque programma di formazione tecnica in ambito automotive ti insegnerà le caratteristiche specifiche dei tre tipi principali di soffietti di sospensione pneumatica utilizzati oggi, che sono:
• il soffietto a balza doppia, che somiglia a una clessidra (come suggerisce il nome stesso) e offre maggiore flessibilità laterale;
• il soffietto a forma di manicotto affusolato, che ne permette l’inserimento nelle rientranze più strette e offre maggiore capacità di regolazione dell’altezza di corsa;
• il tipo a manicotto arrotolato, utilizzato in applicazioni molto specifiche. Questa versione e quella a forma di manicotto affusolato si differenziano solo per l’altezza di corsa e il controllo della molla. La decisione su quale delle due sia migliore tuttavia dipende esclusivamente dai requisiti degli specifici veicoli.
Quali sono gli altri componenti di questi sistemi?
Oltre ai soffietti ad aria, un sistema di sospensioni pneumatiche è composto da altri componenti fondamentali, tutti descritti nei dettagli nella formazione tecnica per l’automotive.
I solenoidi regolano l’apertura e la chiusura della bocchetta dell’aria e controllano in modo efficiente la quantità di aria in ogni soffietto. I solenoidi compaiono solo nei sistemi moderni di sospensioni pneumatiche a controllo elettronico.
Le valvole sono la porta d’accesso nel sistema di sospensioni pneumatiche e isolano e dirigono il flusso di aria compressa.
Le tubazioni sono realizzate normalmente con lo stesso materiale composito a base di gomma e poliuretano dei soffietti ad aria e svolgono la funzione di convogliare l’aria compressa nei soffietti. Possono essere realizzate in acciaio su misura.
I sistemi moderni di sospensioni pneumatiche contengono anche un compressore interno, ossia una pompa elettrica che immette aria compressa all’interno dei soffietti. Solitamente viene installato sul telaio o nel bagagliaio del veicolo.
Il compressore aspira l’aria dall’esterno, la comprime e la incanala nei soffietti ad aria.
Nel corso di questo processo, l’aria umida all’interno di un sistema chiuso può provocare determinati problemi, per questo motivo un impianto di compressione è dotato anche di un essiccatore che assorbe quanta più umidità possibile nell’aria prima di pomparla nei soffietti.
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